RECENSIONE: Black Angel, L’inizio di Samantha Barbruni

TITOLO: Black Angel, L’inizio
AUTRICE: Samantha Barbruni
EDITORE: self
PAGINE: 420

TRAMA:
Stephany non avrebbe mai immaginato un cambiamento così drastico della sua vita: più presenze, seduttrici ma ingannevoli, aleggiano su di lei, introducendola a numerose insidie e segreti. Questi esseri, schierati in due fazioni avverse, sono implicati in una battaglia lunga secoli. La più tetra fra le due, seppur a prima vista la più numerosa e avvantaggiata, sembra essere la più vacillante; i suoi componenti sono uniti a forza, per un fine comune; la vendetta; ma quest’ultima oltre ad unirli per ragioni differenti li spinge a rivaleggiare, ricattare e raggirare i propri compagni. Questi mezzi dovrebbero essere usati solamente contro i loro veri nemici. Dunque perché tutto quest’odio? La risposta risiede nel passato, qualcosa che non si può dimenticare e perdonare dà vita a queste rivalità… Ma Stephany cosa c’entra con tutto questo? Perché sembra l’unico punto in comune fra le due fazioni apparentemente così diverse?  Perché mai queste creature sembrano interessate a lei? Che vogliano servirsi della giovane per un qualche sconosciuto motivo? E perché, seppur in intensità differenti, lei sembra esser attratta da loro? Due presenze sembrano rivaleggiarsi, più delle altre, le attenzioni della fanciulla, ma solo l’essere più potente ed astuto, il più travolgente di tutti, sembra incarnare il vero punto debole della ragazza, seppur per ora farà parte marginalmente della sua vita.

RECENSIONE

Ho iniziato questo libro incoraggiata da una bella cover, che sono convinta sia molto importante in una produzione indipendente. La trama, anche se non particolarmente originale, desta un certo interesse per chi ama questo genere: due amici dal passato difficile riescono a farsi ammettere in una scuola molto prestigiosa e presto scopriremo che si tratta di un vecchio castello che nasconde segreti innominabili: due opposte fazioni combattono da secoli a causa di un mistero sepolto nel passato, e Stephany, la protagonista, vi si ritrova proprio in mezzo…

Mi sento di sottolineare subito una debolezza: l’autrice non ha il dono della sintesi, e la cosa la porta a commettere un errore non infrequente tra chi inizia a scrivere, che è quello di ripetere troppe volte determinati concetti per il timore di non essersi spiegati bene, o di scrivere in modo ridondante dimenticando di usare pronomi o sottintesi, come ammesso dalla lingua italiana, per timore di non essere sufficientemente chiari.

Inoltre la punteggiatura è molto importante: le pagine non possono essere costituite da una serie di frasi coordinate o subordinate separate da semplici virgole; esistono anche i due punti e i punto e virgola, eventualmente i trattini… E dei puntini di sospensione – che devono essere sempre tre – non bisogna abusare. Una volta data alla punteggiatura la giusta importanza, anche tutto il resto acquista un senso ed è più facile dare il giusto equilibrio alle frasi e ai periodi – che comunque hanno bisogno di una bella revisione sia dal punto di vista grammaticale che sintattico – e la lettura diventa meno faticosa e meno confusa.

Devo ammettere che l’autrice ha una fervida fantasia, e di primo acchito mi é sembrato di ritrovarmi in un manga un po’ dark, un po’ osé, come si diceva ai miei tempi: oggi questo tipo di fumetti ha un nome particolare che adesso mi sfugge, ma insomma, il senso è che la protagonista sembra completamente in balia dei personaggi maschili del romanzo, più o meno “umani”, che a loro volta ne sono rapiti, quasi che la scuola in cui é capitata non sia altro che un castello stregato che amplifica in lei, ma forse anche negli altri, le componenti più istintive…

Senza entrare troppo nei particolari, capisco che tra gli adolescenti questo tipo di romanzi possa far sognare, ma in questo caso i cliché sono veramente troppi e mi hanno un po’ disturbata, anche se, certo, la storia procede con altri due volumi e non è detto che la narrazione non prenda poi altri binari e tutto si spieghi in modo innovativo e imprevedibile; tuttavia per il momento non mi ha del tutto convinta.


Lasciatemi il vostro parere nei commenti.

Alice Croce Ortega

autori emergenti, fantasy, romance

Commento

  • Grazie per la recensione ma scusa mi sono dimenticata di avvisarvi i che avevo sospeso tutto per rivisionare il manoscritto? La mia ex editor mi aveva detto che ci aveva lavorato ma non era così… Quindi ho dovuto ritirarlo e rilavorarci… Ci sto tutt’ora lavorando… Per poi passarlo ad una altra editor e sostituirlo… Scusatemi probabilimente mi sono dimenticata di avvisarvi… Comqnue grazie ancora per il vostro tempo…

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