RECENSIONE SERIE TV: Le terrificanti avventure di Sabrina (Netflix)

Le terrificanti avventure di Sabrina è una serie tv di Netflix ispirata alla storia di Sabrina Spellman, giovane per metà strega e per metà umana, che negli anni Settenta è stata protagonista della serie a fumetti Sabrina, vita da strega, nonchè dell’omonima serie tv con Melissa Joan Hart.

Il nuovo rifacimento di Sabrina è sicuramente diverso dalla storia originale: eccezion fatta per i personaggi che sono pressoché gli stessi, l’atmosfera della nuova serie tv è molto più oscura, più intensa, più accattivante e – per che no? – anche più sexy.

All’inizio ero indecisa se vederla o no perché credevo si trattasse di una serie horror (convinzione fra l’altro radicata nella maggior parte delle persone), invece ho scoperto che non lo è. Certo, ci sono morti, sangue e demoni, ma assolutamente nulla di eccessivo o particolarmente impressionante (se non fosse stato così vi assicuro che non avrei mai osato guardarla, visto il mio terrore e disgusto per il genere horror… lo so, sono una fifona).

Credo che l’aspetto più avvincente della serie sia il giusto equilibrio tra gli elementi più dark e quelli più leggeri, più vicini al tipico teen drama: da una parte troviamo Sabrina la strega, che si ritrova catapultata in un mondo pericoloso e difficile da comprendere; dall’altra parte abbiamo Sabrina l’adolescente, costretta ad affrontare i cambiamenti e i problemi cui va incontro qualunque sedicenne. Sabrina ha sempre avuto e sempre avrà due nature diverse, strega e mortale al tempo stesso, le sue radici non affondano esclusivamente in un unico terreno, aspetto che i realizzatori della serie sono stati in grado di presentare alla perfezione: la sua natura di strega è rappresentata dall’Accademia della Arti Oscure, mentre quella mortale è incarnata dai suoi amici e dalla Baxter High.

Le terrificanti avventure di Sabrina è una serie sicuramente ricca di avventura, di pericolo, di follia e di magia, ma anche di importanti lezioni di vita. In molti l’hanno definita come una coming of age story, un racconto di formazione, e credo che questa etichetta calzi a pennello, perchè episodio dopo episodio vediamo Sabrina crescere, sia come persona sia come strega, e diventare sempre più sicura di sé e delle sue capacità. La storia di Sabrina presenta mistero e pericolo, ma al tempo stesso è pervasa da un grande senso di innocenza. Sabrina è una ragazza di 16 anni e in quanto tale è spesso troppo emotiva o troppo avventata, infatti molti disastri che si verificano nel corso della storia avvengono proprio per la sua ingenuità e la sua inesperienza. 

Le terrificanti avventure di Sabrina, la seconda parte della prima ...Ho apprezzato molto che abbiano deciso di diluire l’horror e il fantasy con una buona dose di elementi più vicini al quotidiano: alla lotta di Sabrina contro le Forze Oscure, si intrecciano le storie d’amore tra i vari personaggi (con diverse sorprese più o meno piacevoli), il rapporto della protagonista con i suoi compagni di scuola (umani e non) e con la sua famiglia.

Grande spazio è riservato a temi particolarmente toccanti e attuali, come il bullismo, l’accettazione di sé e degli altri, l’omosessualità e il maschilismo. Ho trovato particolarmente ben sviluppata la storia di Susie/Theo Putman, amica/o mortale di Sabrina, che episodio dopo episodio impara a conoscersi sempre più a fondo, a comprendere il suo corpo, i suoi desideri e il suo cuore; il suo non è sicuramente un cammino facile ed è proprio questo l’aspetto che ho maggiormente apprezzato della sua storia: molte volte nelle serie tv si tende ad esagerare, sia in positivo sia in negativo, invece in questo caso hanno trattato un tema così importante in modo estremamente concreto e veritiero, bilanciando perfettamente dramma e serenità
Il maschilismo è un altro tema che ritorna costantemente nella serie, dato che la società delle streghe e dei maghi è eccessivamente patriarcale: le streghe non possono ambire ai ruoli più importanti all’interno della comunità e dell’Accademia, spesso non hanno libertà di parola e vengono sottomesse dai loro stessi mariti; come potrete ben immaginare, l’arrivo di Sabrina all’Accademia rimescolerà le carte in tavola e il fermento da lei provocato non passerà sicuramente inosservato all’interno della società magica.

Altra qualità positiva della serie è il ritmo di narrazione della storia, abbastanza sostenuto, ma mai eccessivamente rapido al punto di portare lo spettatore a perdersi i pezzi e a non capire più nulla; questo è sicuramente favorito dallo sviluppo di poche storie alla volta, infatti il centro di tutto è Sabrina, intorno alla quale ruotano gli altri personaggi. Grazie alla libertà offerta da Netflix, ogni stagione/parte è costituita da circa 8 episodi da un’ora ciascuno, ovvero una lunghezza ragionevole che ha permesso agli sceneggiatori di presentare e sviluppare trame non eccessivamente lunghe e complicate, motivo per cui non è possibile individuare un solo episodio che sia inutile o tirato per i capelli. Se mi chiedeste di scegliere la mia stagione preferita non saprei cosa rispondere, perchè ognuna ha qualcosa di speciale che mi ha particolarmente colpita; mentre i miei episodi preferiti sono senza ombra di dubbio il 1×08 e il 2×03… non per niente sono quelli con la maggior dose di romanticismo, sopratutto il 2×03, che si svolge nel giorno di San Valentino e della corrispettiva festa delle streghe chiamata Lupercalia.

Le terrificanti avventure di Sabrina, la seconda parte della prima ...Anche per quanto riguarda i personaggi mi risulta pressoché impossibile individuare il mio preferito, poiché tutti sono ben sviluppati e caratterizzati, ciascuno aggiunge qualcosa di fondamentale alla storia: il coraggio di Sabrina, la dolcezza di Harvey, la saggezza di Ambrose, la sbadataggine di Hilda e la durezza di Zelda… ognuno contribuisce ad aggiungere maggiori sfumature di colore alla tavolozza. Perfino gli antagonisti mi sono piaciuti, perché nessuno, nemmeno Satana in persona, è il malvagio assassino fuori di testa che si diverte a distruggere ogni cosa, al contrario tutti sono dotati di preziose sfumature. Forse uno dei personaggi che mi ha più colpita è Lilith, probabilmente perché nel corso della storia cambia moltissimo, rivelando di volta in volta una maggior sensibilità e debolezza; Lilith mi ha davvero sorpresa, all’inizio della serie non avrei mai detto che il suo personaggio si sarebbe sviluppato in tal modo, al punto di portarmi a provare grande tenerezza nei suoi confronti… non aggiungo altro per evitare di fare spoilers, ma vi invito a non giudicarla troppo severamente e a non etichettarla fin da subito come una persona spregevole.

Per concludere questa mia lunga recensione, non mi resta che consigliarvi caldamente di guardare Le terrificanti avventure di Sabrina… una volta iniziata non riuscirete più a staccarle gli occhi di dosso.

P.S. Per farvi comprendere QUANTO mi sia piaciuta questa serie, vi posso dire ho guardato tutti e ventitré gli episodi in poco più di una settimana, passando mediamente tre ore davanti allo schermo ogni giorno ed io non sono una che, per quanto ami guardare serie tv, passa la sua vita sul divano.

P.P.S. Se ne avete la possibilità, vi suggerisco di guardare questa serie in inglese e non in italiano, perché l’espressività delle voci italiane è pari a zero… davvero imbarazzante.


Cosa ne pensate? Avete visto questa serie? Vi piacerebbe guardarla?

MARTA

adolescenti, horror, Netflix, serie tv

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