RECENSIONE: Love, Theoretically di Ali Hazelwood

due ragazzi che si bacianoTITOLO: Love, Theoretically
AUTRICE: Ali Hazelwood
PAGINE: 400

[LIBRO LETTO IN INGLESE]

TRAMA:
The many lives of theoretical physicist Elsie Hannaway have finally caught up with her. By day, she’s an adjunct professor, toiling away at grading labs and teaching thermodynamics in the hopes of landing tenure. By other day, Elsie makes up for her non-existent paycheck by offering her services as a fake girlfriend, tapping into her expertly honed people-pleasing skills to embody whichever version of herself the client needs.
Honestly, it’s a pretty sweet gig – until her carefully constructed Elsie-verse comes crashing down. Because Jack Smith, the annoyingly attractive and arrogant older brother of her favourite client, turns out to be the cold-hearted experimental physicist who ruined her mentor’s career and undermined the reputation of theorists everywhere. And he’s the same Jack Smith who rules over the physics department at MIT, standing right between Elsie and her dream job.
Elsie is prepared for an all-out war of scholarly sabotage but… those long, penetrating looks? Not having to be anything other than her true self when she’s with him? Will falling into an experimentalist’s orbit finally tempt her to put her most guarded theories on love into practice?

RECENSIONE

Anche in questo romanzo non mancano i marchi di fabbrica di Ali Hazelwood: ambientazione nell’universo STEM, un protagonista maschile davvero enorme (e dal cuore di panna), una storia d’amore enemies-to-lovers coi fiocchi. Gli ingredienti ci sono tutti, e come sempre funzionano bene.

La protagonista di questo romanzo si chiama Elsie, è una professoressa di fisica a contratto e nella vita di tutti i giorni… arranca per stare a galla. In tutti i suoi libri l’autrice accenna alle difficoltà economiche di chi lavora nel mondo accademico, ma in questo volume ha deciso di trattare il tema in modo più esteso, sottolineando più volte la precarietà della condizione di Elsie e rendendo il suo personaggio una sorta di manifesto contro questa situazione. Lavoro a parte, la protagonista ha anche un’altra caratteristica piuttosto rilevante: non riesce a fare a meno di compiacere gli altri; è brava a leggere il “pubblico” che le sta di fronte e cerca sempre di dare agli altri la versione di lei che preferiscono. Anche grazie a questa sua abilità, ha deciso di arrotondare lavorando per un servizio di fake dating – un po’ come nel film The perfect date con Noah Centineo, per intenderci.
Proprio durante un finto appuntamento con Greg, un cliente che poi diventerà anche suo amico, incontra il fratello di lui, Jack, con il quale non sembra andare molto d’accordo… Peccato, perché Jack (Jonathan Smith-Turner, per essere precisi) fa parte della commissione universitaria da cui Elsie sta cercando di ottenere un posto di lavoro più stabile.

La storia d’amore che si sviluppa tra i due segue tutti i canoni dei libri di Ali Hazelwood, e non riserva quindi grandi sorprese. È piacevole, con alcune scene particolarmente romantiche. Insomma, sono onesta: la componente romance fa il suo bel lavoro.
Per quanto riguarda i personaggi, ammetto spudoratamente di aver preferito Jack a Elsie, che tra tutte le protagoniste femminili di questa autrice è quella che mi ha convinta meno, probabilmente perché le sue insicurezze e i comportamenti che ne derivano a volte diventano leggermente pesanti.
A livello di narrazione, la prima parte è decisamente troppo lenta, con fin troppe pagine dedicate al fake-dating e al colloquio di lavoro.

Cosa ho apprezzato di più? Il tentativo, in parte riuscito, di introdurre dei temi più seri e di dar loro più spazio e approfondimento. Sessismo e abusi di potere sono tematiche ricorrenti per Hazelwood, però in quest’opera l’autrice ha messo bene in luce come spesso alle posizioni di potere – soprattutto in un ambiente chiuso e piuttosto elitario come quello accademico – si possano legare favoritismi, atteggiamenti dispotici e molestie.

Sono molto felice anche del cameo di Olive e Adam, protagonisti di The Love Hypothesis, e dei riferimenti ai personaggi di Love on the Brain (QUI la recensione). 

Tra i tutti i libri che ho letto finora di quest’autrice, Love, Theoretically si posiziona all’ultimo posto. Carino, ma siamo lontano dal batticuore provato con The Love Hypothesis (QUI la recensione).

Alex

Ali Hazelwood, amore, recensione, romance

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