RECENSIONE: Il paziente di Juan Gómez-Jurado

TITOLO: Il paziente
AUTORE: Juan Gómez-Jurado
EDITORE: Fazi
PAGINE: 500

TRAMA:
Il dottor Evans è uno dei migliori neurochirurghi d’America, ma è prima di tutto un padre. Una sera, tornando a casa dal lavoro, si accorge subito che qualcosa non va. L’abitazione è vuota. Sua figlia Julia, sette anni, è scomparsa. Nel giro di poco, l’uomo si scopre vittima di un ricatto terrificante: se il suo prossimo paziente uscirà vivo dalla sala operatoria, la sua bambina morirà per mano di uno psicopatico. E il suo prossimo paziente non è un uomo qualunque: la persona che Evans deve uccidere se vuole rivedere sua figlia è il presidente degli Stati Uniti. Alla fatidica operazione mancano soltanto sessantatré ore, sessantatré ore che potrebbero cambiare il destino di milioni di persone. Inizia così un disperato conto alla rovescia. Fino a che punto si può arrivare per salvare una persona amata? Con la consueta maestria, Gómez-Jurado dà vita a un nuovo, avvincente intrigo che conquista il lettore a partire dalle prime pagine senza lasciargli più un attimo di tregua. Un ritmo frenetico, un senso dell’umorismo unico, una trama perfettamente congegnata: Juan Gómez-Jurado è tornato.

RECENSIONE

Nella vita ho letto molti thriller/gialli (trovo che la distinzione tra queste due definizioni sia piuttosto labile), ho sempre amato in particolare le descrizioni dei personaggi, delle miserie umane che li spingono a uccidere o a essere uccisi, e anche quei casi in cui il morto si meritava di morire e ci si ritrova a fare il tifo per l’assassino. Poi è arrivata la stagione dei serial killer e dei laboratori scientifici, in cui la motivazione umana è spesso patologica e l’unica cosa che conta è l’abilità del tecnico di laboratorio. Anche quelli li ho apprezzati, ma quando ho cominciato a trovarli troppo ripetitivi mi sono un po’ disamorata. Ho letto anche gli autori nordeuropei, un mondo a parte.
Per fortuna adesso mi sembra che si cominci a vedere qualcosa di nuovo, per esempio questi scrittori spagnoli che ambientano spesso le loro storie in Spagna (anche se non in questo caso), creano personaggi che ci somigliano e mettono di nuovo al centro le famose celluline grigie di poirottiana memoria, certo aiutate dalle banche date ormai pervasive (e chi di noi non chiede qualcosa a Google ogni mezz’ora?): questi autori mi stanno facendo tornare sempre più spesso a questo tipo di letture.

Il paziente è un giallo molto estremo: il protagonista è un neurochirurgo di chiara fama dalla storia drammatica, che lo ha reso cinico ma dotato di un profondo senso di giustizia. Quando si scontra con un assassino sociopatico che costruisce i suoi crimini su commissione allo scopo di dimostrare le sue tesi malate, comincia un duello senza esclusione di colpi, una corsa contro il tempo che, malgrado la genialità del dottor David Evans, sembra portare inevitabilmente verso il terribile epilogo programmato da Mr. White. Ma come in ogni giallo che si rispetti, l’imprevedibile è dietro l’angolo

Ne Il paziente è tutto un po’ eccessivo, tutti troppo bravi o troppo cattivi o troppo furbi o troppo fortunati, eppure l’intreccio funziona, i personaggi appassionano, i colpi di scena ti catturano e davvero non riesci a smettere di leggere perché sai che non può passare troppo tempo senza una nuova svolta sempre più appassionante, e tutto questo avviene in una specie di camera chiusa, nella quale il protagonista non può telefonare né consultare internet né pronunciare una parola senza che il cattivo lo sappia.

L’autore è molto attivo sui social network e li sa usare con abilità: un deciso difensore delle nuove tecnologie nel mondo editoriale, come ha dimostrato nella campagna “1 libro – 1 euro” (in cui in seguito a una polemica con un cantante rese gratuito il download dei volumi della sua trilogia più famosa in cambio della donazione di 1 euro a Save the Children, grazie alla quale ha raccolto e sta ancora raccogliendo decine di migliaia di euro) con cui ha gettato le basi per ciò che intendeva per sviluppo del mercato del libro digitale. Tutti i suoi libri inoltre sono disponibili in ebook a prezzi non da best-seller, modesti per la loro qualità. Eppure si è divertito a creare una storia in cui il protagonista del suo giallo è cieco, muto e sordo dal punto di vista digitale, una bella sfida.

Che dire, se amate la letteratura d’intrattenimento non banale e i finali che lasciano a bocca aperta vi consiglio Il paziente, ma anche tutti gli altri libri di questo giovane e prolifico autore.


Alice Croce Ortega

giallo, recensione, thriller

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