RECENSIONE SERIE TV: Victoria – stagione 3

Si è conclusa il 3 marzo la terza stagione di Victoria, trasmessa negli USA da PBS. Oggi quindi sono qui per farvi una bella recensione… in attesa dell’arrivo della stagione anche in Italia (verrà trasmessa su La EFFE).


TRAMA

La terza stagione di Victoria segue un arco temporale relativamente breve, iniziando con i moti rivoluzionari del 1848 e terminando con la Great Exhibition del 1851. In questi tre anni due nuovi membri si uniscono alla Famiglia Reale: nascono infatti la principessa Luisa e il principe Arturo.
Non è un periodo facile per nessuno: le tensioni sociali e politiche caratterizzano questo periodo e nemmeno a Corte l’aria è delle migliori. Vediamo susseguirsi rivoluzioni in Europa, movimenti di protesta in UK, epidemie di colera e turbolenze al governo. A Buckingham Palace Victoria deve anche gestire un fronte interno non particolarmente allegro, causato dall’arrivo della sorellastra Feodora e dal distacco di Albert.
Per quanto riguarda la servitù vediamo esaurirsi la storia tra Skerrett e Francatelli, che vengono in parte sostituiti da Abigail, cartista e amica di Nancy, e Joseph, un valletto che intreccia una relazione con la Duchessa Sophie.

PERSONAGGI
Victoria in questa stagione ha quasi sempre ragione. Non è più una ragazzina, è una donna ormai, molto più matura sia come madre che come regina; ha sviluppato un sesto senso quasi infallibile e riesce ad orientarsi molto meglio in ogni situazione. L’unico difetto che (forse) rimane è il suo bisogno di approvazione pubblica, che a volte supera ogni buon senso.
Albert è il personaggio più irritante per buona parte della stagione. Vuole trovare il suo posto nel mondo, vuole il rispetto dell’opinione pubblica, vuole essere riconosciuto… e cerca approvazione ovunque, tranne che tra le braccia della sua consorte. Non fraintendetemi, non tradisce mai Victoria… non fisicamente almeno. Il suo è un tradimento morale ed emotivo, sembra quasi che consideri la moglie una povera scema, solo perché è diversa da lui, solo perché non la pensano allo stesso modo: si è forse dimenticato che è stata proprio la testardaggine di Victoria a farlo innamorare?
La loro relazione è tesa per molti episodi e spesso mi è venuta voglia di strozzare il Principe… a volte ingenuo e cocciuto come un bambino. Non mancano tuttavia le scene di tenerezza tra i due, che piano piano ritrovano la strada l’uno verso l’altra.
Finalmente personaggi veri e propri sono anche i figli della coppia reale, o perlomeno i due maggiori. Vicky e Bertie hanno infatti del tempo solo per loro in questa serie, diventano anzi centrali per lo sviluppo di alcuni episodi. La tenerezza di Bertie non può che commuovere noi spettatori dal cuore d’oro.
Feodora, grande new entry stagione: è palesemente invidiosa di Victoria ed è evidente dal primo istante che sta tramando qualcosa alle sue spalle. Ipocrita, astuta e troppo furba per essere scoperta, è un personaggio che non può che suscitare antipatia; riesce benissimo nel ruolo assegnatole, complimenti all’attrice per la perfetta mimica.
Joseph e Sophie… due anime libere intrappolate in un mondo di costrizioni, cercano di fuggire e trovare se stessi, l’amore e l’indipendenza. Avrebbero potuto svilupparli meglio, sono rimasti solo una bozza del loro potenziale. Sono affrettati nella relazione, quasi sciocchi nei gesti, troppo ingenui; avrei preferito una maggiore complessità nel loro comportamento.
Palmerstone è la star della stagione, il miglior politico mai rappresentato in Victoria (in barba a tutti coloro che agognavano il ritorno di Lord Melbourne). Scaltro e simpatico, sa ironizzare su tutto e non teme di farsi beffa degli altri; il suo sarcasmo colpisce sempre e riesce a cavarsela in ogni situazione (o quasi). Il suo sorrisi ammiccanti sono perfetti.

ALTRE CONSIDERAZIONI…
A parte qualche guizzo qua e là, ho trovato un po’ sotto tono la sceneggiatura.
Eccezionale come sempre l’ambientazione, incantevoli i costumi.
In questa stagione, però, Daisy Goodwin ha deciso di ignorare la veridicità storica della rappresentazione: Victoria è una madre troppo buona, Feodora non ha mai fatto nulla di ciò che viene raccontato… ma ci può stare, visto che comunque non è un documentario.
Episodio più bello? Forse il quarto. Sicuramente il più toccante.
Promossi a voti molto alti anche il settimo e l’ottavo, ma solo perché io amo Albert e Victoria insieme, come squadra.


Avete visto le prime due stagioni? Cosa pensate della terza? La guarderete?

ALEX

serie tv, storia

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