RECENSIONE: Il caso Di Matteo di Corinna Schmidt

TITOLO: Il caso Di Matteo
AUTRICE: Corinna Schmidt
EDITORE: self
PAGINE: 439

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TRAMA (redatta da Adelaide):
Katia, una investment banker della city di Francoforte, si reca presso il comando di polizia per denunciare la scomparsa dell’uomo d’affari Alessandro Di Matteo. Le indagini, però, non possono essere avviate subito; lo scomparso è un uomo adulto e Katia è una semplice amica: insomma, non ci sono i presupposti legali per far partire le ricerche. La giovane donna non si arrende e con armi di seduzione riesce a fare amicizia con il commissario Bender che ha ascoltato la sua denuncia. Da vero “ficcanaso” Bender si lascia incuriosire e comincia a frequentare il gruppo di amici cui faceva parte, oltre che la stessa Katia, anche lo scomparso. Passo dopo passo verremo a conoscenza dei legami “sentimentali e non” di tutto il gruppo, mentre eventi accaduti altrove sveleranno la connessione con il caso Di Matteo. A quel punto le indagini coinvolgeranno la polizia di mezza Europa.

RECENSIONE

La Schmidt ha sicuramente una bella scrittura, scorrevole e coinvolgente. L’intreccio della trama ha tutti gli ingredienti preferiti dai lettori di gialli: intrighi politici ed economici a livello internazionale, sesso e un commissario ficcanaso. Forse i personaggi, almeno in massima parte – per quanto assortiti per colore di pelle e incarichi lavorativi – sono fin troppo classici nelle sembianze e nelle abitudini: lusso, drink e bellezza per le donne, lusso, drink e potere per gli uomini. Un’amicizia, la loro, vissuta senza regole fisse, dove il sesso fa parte del gioco. Eppure, questo giallo, oltre agli elementi classici già citati, ha anche una nota in più, mostra un variegato spaccato della società di oggi (almeno di quella che si muove a certi livelli) svelandone sentimenti e abitudini.
Interrogatorio dopo interrogatorio il gruppo scoprirà di non sapere proprio nulla di Alessandro, ovvero di Alex; nulla sul suo passato, nulla sulla sua famiglia, se mai ne abbia avuta una.
Non mancheranno i colpi di scena né le sapienti disquisizioni sul mondo della finanza, sulla circolazione del denaro fantasma, sul dominio del dollaro e sull’euro nato per contrastarne l’egemonia.
Forse 400 e più pagine sono anche tante, ma rimane un giallo godibile per gli amanti del genere.

P.S. La Schmidt vive in Germania e forse l’eco del nostro “Caso Di Matteo” (il bambino sciolto nell’acido dalla mafia siciliana) non è arrivato fin là… Solo per questo motivo avrei preferito un titolo diverso.

Adelaide J. Pellitteri

autori emergenti, giallo, recensione

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