RECENSIONE FILM: The Kissing Booth 2 (Netflix)

Dopo ben due anni di attesa, finalmente ho potuto gustarmi il sequel di The Kissing Booth.
La trama di questo film non è stata una sorpresa, poichè già da due anni il mondo intero sapeva che il problema al centro di tutto sarebbe stata la lontananza tra Elle e Noah in seguito alla partenza di quest’ultimo per Harvard. The Kissing Booth 2 non è un film rivoluzionario, al contrario segue la tipica struttura di tutte le commedie romantiche per ragazzi prodotte da Netflix: la protagonista si fa mille viaggi mentali, il suo amato ce la mette tutta perchè lei sospetti un suo tradimento, compare un secondo papabile fidanzato per la protagonista, succedono casini dopo casini per poi arrivare a una conclusione felice. Eppure la presenza di questi clichés non è affatto negativa, perchè è coerente con il tipo di prodotto creato e adatta per il target a cui si rivolge.

The Kissing Booth 2: recensione del film Netflix - Cinematographe.it

Dato che il primo film mi era piaciuto molto, avevo alte aspettative per il sequel… che per fortuna sono state soddisfatte. Inizialmente sono rimasta piuttosto stupita nel notare che la durata del film era di ben due ore e dieci, ovvero decisamente superiore alla media per questo genere di film; a visione conclusa credo invece che la lunghezza sia proprio una carta vincente, infatti The Kissing Booth 2 è narrativamente molto più ricco di quanto mi fossi immaginata. Se nel primo film tutto ruotava intorno a Elle e Noah, nel sequel è stato concesso molto più spazio a tutti gli altri personaggi, permettendo così di sviluppare varie sottotrame che si intrecciano a quella principale, ovvero la difficile relazione a distanza tra Elle e Noah. In particolare è stata approfondita la storia di Lee, migliore amico di Elle, con la fidanzata Rachel, personaggio che acquista un ruolo sempre più importante aiutando Lee a crescere e permettendo alla sua amicizia con Elle di svilupparsi e maturare.

The Kissing Booth 2 trailer: Elle e Noah combattono contro la ...Nel sequel sono stati poi introdotti due nuovi personaggi degni di nota, Marco e Chloe, a cui è affidato il compito di incasinare la relazione tra Elle e Noah. La protagonista teme che il fidanzato la stia tradendo con la bella Chloe e così si avvicina sempre di più al nuovo arrivato, Marco. Il personaggio di Chloe mi è piaciuto molto perchè non è stata rappresentata come la tipica serpe pronta a sottrarre il fidanzato di un’altra, anzi le sue intenzioni sono tutt’altro che cattive. Marco è il tipico personaggio maschile che compare improvvisamente nella vita della giovane protagonista affascinandola e facendola dubitare dei suoi sentimenti; nonostante ciò devo dire che hanno costruito molto bene il suo personaggio, soprattutto per quanto riguarda la sua passione per la musica e l’aiuto dato a Elle per la gara di ballo alla quale la ragazza decide di partecipare.

The Kissing Booth 2, fuori il trailer del film Netflix | WorldmagazineConcentriamoci ora sulla protagonista del film. Elle è sempre stata incasinata, maldestra, piena di preoccupazioni e paure assurde, perciò non c’è nulla di sorprendente quando la sua mente inizia a vagare e a farsi mille film su Noah, su Chloe e su Marco. Dovrei scrivere a Noah oppure lasciargli spazio? Chloe è davvero solo un’amica? Perchè Noah non mi risponde? Mi starà mentendo? Che cos’è questo orecchino? Piaccio a Marco? A me piace Marco? Queste sono solo alcune delle numerose domande che il cervello di Elle continua a formulare per tutto il film ed è proprio la sua costante preoccupazione a causare una serie di malintesi. Che cosa ci insegna The Kissing Booth 2? Che la comunicazione e la sincerità sono gli ingredienti fondamentali per una sana e felice relazione: Elle cerca invano di mettere a tacere i suoi dubbi e Noah cerca di non far preoccupare Elle, tacendole alcune informazioni, con il risultato di farla sfasare ulteriormente… Sarebbero bastate due parole in più per risolvere tutti i loro problemi. Ricordiamoci quindi di non dar mai nulla per scontato e di essere sinceri con la nostra dolce metà: un sano confronto può dissipare ogni dubbio e rendere la relazione ancor più solida.

A differenza di quanto capita spesso coi sequel, The Kissing Booth 2 non è una storia che poteva tranquillamente essere raccontata in mezz’ora ma che è stata eccessivamente diluita per arrivare a due ore di film, anzi… è proprio il contrario! Nella sua semplicità è una commedia ben costruita, romantica senza essere nauseante, divertente, colorata e piacevole da vedere. Mi ha soddisfatta completamente e in un certo senso mi ha anche sopresa, tanto è vero che dopo averla finita… l’avrei riguardata volentieri da capo!
Ora attendiamo l’uscita del terzo capitolo 😉


Conoscete questo film? Cosa ne pensate?

MARTA

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