IN MILLE PAROLE #2: Il mostro goloso di Alessandro Ricci

Buongiorno a tutti!
Come forse ricorderete, un paio di settimane fa abbiamo indetto un concorso per racconti brevi… L’abbiamo chiamato In mille parole, perchè indovinate un po’ i racconti potevano avere massimo mille parole. Il tema che abbiamo scelto per questa prima “edizione” era l’infanzia.
Diversi autori hanno partecipato, proponendo storie tristi, storie divertenti, storie drammatiche, storie educative, storie nostalgiche e storie spensierate. Potete leggere QUI tutti i racconti.

Ora, però, è arrivato il momento di annunciare ufficialmente il racconto vincitore… ovvero Il mostro goloso di Alessandro Ricci 😀

Alessandro Ricci è l’autore del romanzo per bambini (dai 7 anni) Il fabbricante di suoni, di cui potete leggere la nostra recensione QUI.
Alessandro è stato anche nostro ospite durante l’ultima puntata di VCUC on air: provvederò a segnalarvi il podcast non appena sarà disponibile.


L’AUTORE SI PRESENTA

Salve a tutti, per chi non mi conoscesse, io mi chiamo Alessandro Ricci.
Amo raccontare storie e favole e ho creato la pagina “Guida turistica per sognatori” per chiunque avesse voglia di leggerle o proporne delle sue.
Sono nato il 15 Dicembre 1981, me lo ricordo benissimo era Martedì, non che cambi qualcosa ma è sempre meglio che nascere di Lunedì. Il Lunedì non piace a nessuno. Sono stato uno studente pigro e indolente e sinceramente ancora non mi spiego come ho fatto a terminare il Liceo Scientifico senza mai essere bocciato. E con questo termina tutta la mia carriera accademica, con un esame di maturità passato per rotta di collo e un orale da miracolato. Nonostante il poco amore per lo studio sono sempre stato un lettore vorace e appassionato, ricordo ancora il mio primo libro, letto dal Maestro Marco in seconda elementare. Si intitolava “le Streghe” e l’autore era Roald Dahl. Da quel giorno l’amore per la letteratura per ragazzi non mi ha mai lasciato, portandomi alla scoperta degli altri autori da Anotine de Saint Exupery a Rodari; che considero i principali colpevoli del mio istinto a viaggiare continuamente per mondi fantastici e ad avere scarse capacità di concentrazione. A loro devo anche la mia voglia di scrivere e di raccontare alle persone quello che scopro nei miei viaggi e magari a riuscire a portarli un po’ con me. Tutto sommato più che uno scrittore sono una guida turistica.


Qui sotto trovate il racconto con cui ha vinto il concorso…
Signore e Signori, che il mostro goloso vi catturi 😉 Buona lettura!


Mi chiamo Benjamin Stroke e sono un cacciatore di mostri.
O meglio lo ero, adesso sono solamente uno spirito nella soffitta di una banalissima casa stregata.
Non ricordo bene come sono diventato un ectoplasma, sono passati anni ormai e la vita da trapassato è piuttosto monotona.
Qui a Villa Lugubre non c’è mai molto da fare, le persone se ne tengono alla larga. Come biasimarle! Oltre a fare piuttosto paura, è una catapecchia pericolante e rosa dagli anni, il cui mistero più grande sta nel motivo per cui nessuno l’abbia ancora demolita.
Sono stato assegnato a questa villa dopo che il fantasma precedente se ne era andato a infestare un albergo ai Caraibi , l’annuncio diceva Impiego stimolante per fantasma amante della compagnia in rinomata villa infestata. Splendida vista su cimitero, termo-autonoma, giardino e posto auto. Chiamare ore pasti. Così ho risposto e mi sono fatto fregare. E dire che quando ero in vita nessuno riusciva a farmi fesso.
La compagnia sbandierata dall’annuncio non è altro che un branco di puzzolenti e maleducati Poltergeist che passano l’intera giornata a sghignazzare e rompere cose, ho provato a farci amicizia, purtroppo sembra che parlino solo con grugniti e pernacchie.
Quando ho voglia di fare due chiacchiere vado in cantina da Mr. Jingles, il grosso ratto che vive laggiù. Nonostante curi poco la sua igiene e si nutra di schifezze rubate nei cassonetti è un animale di grande cultura, amante dei libri. Dice che preferisce i classici, per via della stagionatura.
E’ stato durante una chiacchierata con Mr.Jingles che ho incontrato Luna. E’ una storia buffa e un giorno sicuramente ve la racconterò.
Ma oggi vorrei parlarvi di quando io e lei abbiamo sconfitto il Mostro Goloso.

***

“E’ già il terzo caso di aggressione” disse Luna appuntando la foto di un bambino sulla parete scalcinata. “Dobbiamo fare qualcosa.”
“Avvengono tutte nello stesso modo?” domandai.
Luna si abbandonò sul vecchio divano, sollevando una nuvola di polvere, la molle decrepite protestarono sotto il peso da bambina viva.
Era arrivata pochi minuti prima, passando dalla finestra rotta della cantina, mentre io e Mr. Jingles parlavamo della difficoltà di digestione incontrate durante l’approccio a “Guerra e Pace”.
Di solito arrivava dopo cena, quando all’orfanotrofio mandavano tutti i bambini a letto, ma quel giorno era in anticipo e portava notizie succulente.
“Stessa modalità. Ieri sera Federico è stato svegliato da un rumore strano, come se qualcuno grattasse sul pavimento. Dice di aver visto solamente due occhi rossi e malvagi, che sembravano galleggiare nel buio del dormitorio.”
“Immagino che il terrore gli abbia impedito di chiamare aiuto.”
“Esatto. Quando si è ripreso era già mattina e la cioccolata che teneva nel comodino era sparita.”
“Non c’è dubbio che sia lo stesso mostro. Cosa ha rubato finora?”
“Allora vediamo” disse la bambina consultando un piccolo block notes “Due leccalecca alla fragola, una decina di caramelle al limone e la cioccolata.”
“Addirittura le caramelle al limone! Ma è un demonio, dobbiamo fermarlo.”
“Si ma come?”
“Squit.”
“Hai ragione Mr. Jingles” dissi. “Dobbiamo attirarlo in una trappola. Ci servirà un’esca.”
“Posso farla io. Non ho paura.”
 

Luna è una bambina molto coraggiosa per avere 9 anni, nemmeno i Poltergeist di Villa Lugubre la intimoriscono. E’ stato grazie al suo entusiasmo che abbiamo fondato “Le sentinelle della Luna”, la nostra agenzia anti-mostri.
Io avrei preferito chiamarla “Gli ammazza mostri di Stroke e Soci”, ma ha insistito.
Non riesco mai a dirle di no.

“So che non hai paura da quando ti ho visto prendere a pugni quel povero Licantropo, ma per esca intendevo qualche leccornia. Questo mostro ama gli zuccheri.”
“In orfanotrofio non abbiamo molti dolci a disposizione. Per questo vengono custoditi gelosamente e difesi con graffi e morsi” disse Luna arricciando con le dita i capelli rosso fiamma, come faceva sempre quando pensava.
“Squiiiit squiiiit.”
“Grazie Mr. Jingles, allora a procurare i biscotti ci pensi tu. Ma non li rosicchiare come l’ultima volta.”
Luna ammonì il ratto con poca credibilità, Mr. Jingles era ormai il terzo preziosissimo componente delle Sentinelle.

***

“Luna sei sveglia?” sussurrai nel buio del dormitorio.
“Si certo che lo sono, non vedi? Che razza di fantasma sei?”
“Sono un fantasma normalissimo. Al buio ci vedo quanto te, mica sono un Vampiro, solo che non mi preoccupo, visto che sono privo di dita da sbattere negli spigoli.”
“Va bene non ci vedi al buio, però puoi almeno sparire? Altrimenti il mostro non si farà vedere. Nemmeno con tutti questi biscotti.”
In effetti il comodino di Luna strabordava di ogni genere di biscotti, Mr Jingles si era dato da fare.
Nella stanza regnava l’oscurità, le luci erano state spente già da qualche ora e le compagne di Luna dormivano ignare della nostra caccia. Detti un’ultima occhiata prima di scomparire in un raggio di luna.
Ero invisibile ma allerta, l’attesa non mi impensieriva. Ero pur sempre un professionista nella caccia ai mostri.

***

Fui svegliato all’improvviso da decine di vocine urlanti. Mi ci volle un attimo per capire che non erano terrorizzate bensì divertite.
Le luci erano accese e le bambine erano in piedi sui letti, battevano le mani eccitate e si lasciavano sfuggire gridolini elettrizzati. Tutte fissavano Luna che stava cavalcando il suo copriletto.
Avete capito bene, non c’è bisogno di rileggere.
Il copriletto a fiori di Luna, come un cavallo imbizzarrito, sgroppava per tutta la stanza cercando di disarcionarla.
Il mistero fu presto rivelato: Luna aveva atteso che il mostro mettesse le zampacce sui biscotti e lo aveva intrappolato con le coperte. Un vero genio.
Quando il mostro fu stanco la coperta venne srotolata rivelando il prigioniero: un cucciolo spaventato di Mostrosottoilletto (si chiamano proprio così con due L). Il mostriciattolo spiegò che non aveva cattive intenzioni, era solamente affamato.
Le Sentinelle della Luna sono inflessibili con i mostri cattivi, ma la fame non è certo un reato, così la caccia terminò con una dolcissima merenda di mezzanotte a cui parteciparono anche il Mostrosottoilletto e Mr Jingles.
Quella non fu una delle nostre missioni più emozionanti, ma fu sicuramente la più golosa.


Cosa pensate del suo racconto? Vi è piaciuto? Il suo romanzo vi ispira?

Ringrazio intanto Simona e Francesca per aver partecipato come giurate e vi do appuntamento alla prossima edizione del concorso: il tema verrà svelato entro la fine di novembre… Continuate a seguirci per non perdervi alcuna novità!

ALEX


PODIO IN MILLE PAROLE #1 – INFANZIA:

  1. Alessandro Ricci – Il mostro goloso
  2. Anna Maria Scampone – Giusy
  3. Raffaella Dellea – Il palazzo abbattuto

Alessandro Ricci, Racconti brevi

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